La sincronicità e il  Sincronario Maya

Francesca Lilith per Oriente Occidente

Danza orientale creativa per Oriente Occidente. Francesca Lilith foto di Paola Susta

Dei Maya e del loro sincronario (o Calendario Sacro) mi occupo intensamente dal 2004.

Il Sincronario Maya per me è pura geometria  cosmica, deriva dallo studio accurato che i Maya facevano del moto dei pianeti e soprattutto del Sole e delle sue macchie. L’anno per loro iniziava il 26 di luglio con la levata eliaca di Sirio, cioè  quando il Sole e la stella Sirio sorgevano insieme all’alba.

Il sincronario, per non  chiamarlo calendario, che rimanda alla parola Calende, quando ai tempi dei romani bisognava pagare le tasse (molto importante questo per capire la natura del nostro tempo) prende in considerazione sia il moto del sole che quello della luna, quindi riporta nel computo del tempo  anche la 13ima luna, che era stata eliminata più di  3000 anni avanti Cristo con l’introduzione del calendario di 12 mesi. E’ diviso in 13 mesi di 28 giorni l’uno, come il ciclo femminile.

La luna rappresenta l’aspetto “ femminile” del tempo e non è un caso che il femminile sia stato oscurato per tutti questi millenni. 

Nel Sincronario troviamo dei codici universali, così come quelli del colore, che assorbiamo e comprendiamo in quanto presenti in noi da sempre.

Per certo spesso non li comprendiamo a livello razionale, ma questo non significa che non ci siano utili e che non rispondiamo ad essi poi con il nostro vivere quotidiano.

Intanto se guardiamo allo Tzolkin, che è il telaio di 260 kin (giorni) su cui si basa questo particolare sincronario ( i Maya avevano moltissimi calendari basati sul moto di vari pianeti). Ci accorgiamo da subito della somiglianza che ha con la doppia elica del Dna.

Il Dna  è uno degli acidi nucleici che costituiscono il materiale ereditario della maggior parte degli organismi.  E’ contenuto nei cromosomi, che sono all’interno della cellula .

Non è un caso che la parola cromosoma  sia composta dalla parola Colore (Cromo)  e dalla parola corpo fisico (Soma). I nostri  codici genetici sono antichissimi, in realtà sono vecchi di milioni di anni e non se ne conosce l’origine. Non solo non sappiamo poi molto della loro origine, ma molte delle catene del dna non sono state attivate.

E’ come se dovessimo ricordarle, riattivando appunto la nostra memoria cellulare.  Il corpo è veramente meraviglioso. Il suo funzionamento stesso è un miracolo.

Quello che io vivo quotidianamente dallo studio dei codici Maya e dei codici colori è sincronicità allo stato puro e soprattutto la consapevolezza di questa sincronicità in tutte le cose quotidiane ….con un riflesso continuo nello spazio esterno.

Ad un’apertura dei tuoi spazi interni fa eco immediata un ampliarsi di quelli esterni a te. A questi spazi non siamo abituati e, soprattutto noi donne, una volta che li ritroviamo, sentiamo impellente  la necessità di  riempirli. Non avendo modelli di riferimento femminili, li riempiamo spesso con “attività”  sempre legate al maschile, che è il modello di riferimento con cui si ha più dimestichezza da millenni a questa parte. Quando parlo di maschile non mi riferisco quindi agli uomini ma anche alle donne, a quella parte razionale e logica che nega lo spazio, e l’esistenza stessa, di tutto quello che non è tangibile. Il tempo per certo non è bidimensionale, però è così che lo consideriamo e lo viviamo.  Io credo ci sia molto di più di questo e molto da imparare su come gestiamo il nostro tempo, se possiamo poi dire che è ancora nostro.